Il Natale a tavola con i nostri migliori Auguri di Buon 2018 L'immagine Etichette - Molfetta | Milano - Produzione Etichette
Il Natale a tavola con i nostri migliori Auguri di Buon 2018

 

Il Natale a tavola con i nostri migliori Auguri di Buon 2018

 

La cucina italiana è una delle più variegate ed apprezzate al mondo. Osate immaginare a Natale quante leccornie differenti sono sulle tavole di tutti gli italiani… Per rendere l’idea farò una rapida carrellata di alcuni dei piatti tipici in cui potrete incorrere durante queste feste da nord a sud del nostro Paese.

In Valle d’Aosta è d’obbligo la carbonade, carne di manzo cotta nel vino rosso accompagnata da crostini al miele. Agnolotti e bollito misto, condito con salsine come il bagnet ross e verd sono sinonimo di Natale in Piemonte. Ravioli e cappon magro, piatto di verdure e pesce, la fanno da padrone in Liguria.

In Lombardia uno dei piatti più tradizionali è l’anguilla cotta al cartoccio mentre in Veneto si mangia la polenta con baccalà e il lesso con le salse. In Friuli si va di brovada e muset, una zuppa di rape e cotechino con polenta e poi trippa con sugo e formaggio e il cappone. In Trentino campeggiano piatti di canederli, capriolo o capretto al forno e dulcis in fundo strudel o zelten, a base di frutta secca e canditi. In Emilia Romagna tortellini e passatelli in brodo, tagliatelle e lasagne, tortelli di zucca e alle erbette, prosciutto e culatello. Nella patria della carne ci sono anche eccezioni come Modena, qui, si mangiano spaghetti con tonno, sgombro, acciughe e pomodoro e baccalà in umido o fritto.

Ritroviamo quest’ultimo anche durante la vigilia nel Lazio, con fritto misto di verdure e capitone. Nelle Marche sono tradizionali i maccheroncini di Campofilone, i cappelletti in brodo come pure in Umbria dove talvolta sono ripieni di cappone e piccione. Agnello arrosto e bollito di manzo ma anche lasagne e zuppe sono i must in Abruzzo. Tipici della zona di Teramo sono i caggionetti, ravioli dolci fritti ripieni di mandorle e purè di castagne.

In Molise si mangia la zuppa di cardi, il brodetto alla termolese a base di pesce, e il baccalà arracanato, fatto con mollica di pane, aglio, alloro, origano, uvetta, pinoli e noci, o al forno con verza, prezzemolo, mollica, uva passa e noci. Brodo di cappone, spaghetti alle vongole, friselle, cappone imbottito con insalata e poi struffoli, roccoccò e frutta secca: è il ricco menù natalizio della Campania. In Basilicata per le feste si mangia la minestra di scarola, verza e cardi in brodo di tacchino, e poi baccalà lesso e pane con le mandorle. Salumi, dalla pancetta al capicollo, dalla soppressata alla salsiccia, e poi spaghetti con mollica di pane e alici e capretto o pesce stocco accompagnati con broccoli calabresi saltati per la Calabria.

In Puglia spadroneggiano cime di rapa e le pettole o i panzerotti. L’anguilla arrostita e il baccalà fritto e poi l’agnello al forno con lampascioni, che sono delle cipolline leggermente amare sono altri piatti forti. Gustiamo i culurgiones de casu in Sardegna, ravioli ripieni con sugo di pomodoro e poi gli immancabili malloreddus, gnocchetti di semola al sugo di salsiccia. Insalata di arance, aringa e cipolla, cardi in pastella, gallina in brodo, pasta con le sarde e beccafico imperano invece in Sicilia. Tanti i dolci: dai buccellati alle cassate e cannoli.

Buon pranzo e auguri a tutti voi!

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